Il 2025 si sta rivelando un anno di controlli intensificati da parte del Garante Privacy italiano, con sanzioni che hanno già superato i 50 milioni di euro. Analizziamo le principali violazioni e cosa possono imparare le aziende.
Panoramica delle sanzioni
Nei primi otto mesi del 2025, il Garante ha emesso oltre 200 provvedimenti sanzionatori, con un aumento del 35% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le sanzioni più elevate hanno riguardato grandi aziende, ma anche le PMI sono state oggetto di controlli e multe significative.
Principali violazioni riscontrate
Le violazioni più frequenti riguardano: assenza o inadeguatezza delle informative privacy, mancato o inadeguato consenso al trattamento dati, misure di sicurezza insufficienti, data breach non notificati tempestivamente, e nomina mancante o inadeguata del DPO.
Caso 1: Mancata notifica data breach
Una media azienda è stata sanzionata per 2,5 milioni di euro per non aver notificato al Garante un data breach che ha coinvolto dati di oltre 100.000 utenti. L'azienda aveva scoperto la violazione ma ha atteso oltre 30 giorni prima di notificarla, ben oltre le 72 ore previste dal GDPR.
Caso 2: Profilazione senza consenso
Un'importante piattaforma di e-commerce è stata multata per 8 milioni di euro per aver profilato gli utenti a scopo marketing senza un valido consenso. L'azienda utilizzava cookie di tracciamento prima che l'utente fornisse il consenso, violando il principio del consenso preventivo.
Caso 3: Misure di sicurezza inadeguate
Una società del settore sanitario ha ricevuto una sanzione di 1,8 milioni di euro per misure di sicurezza inadeguate. I dati sensibili dei pazienti erano accessibili senza autenticazione forte, le password erano deboli, e non erano implementati sistemi di cifratura.
Come evitare le sanzioni
Firewall Srl raccomanda: audit privacy periodici per verificare la compliance, nomina di un DPO qualificato (obbligatorio in molti casi), implementazione di misure di sicurezza tecniche e organizzative adeguate, formazione continua del personale, e procedure chiare per la gestione dei data breach.
Il ruolo del DPO
La figura del Data Protection Officer è fondamentale per garantire la conformità. Il DPO supporta l'organizzazione nel: monitorare la compliance, fornire consulenza su DPIA e valutazioni di rischio, fungere da punto di contatto con il Garante, e sensibilizzare e formare il personale.
Conclusione
Le sanzioni GDPR non sono più un'eventualità remota, ma una realtà concreta. Investire nella compliance non è solo un obbligo legale, ma anche una scelta strategica per proteggere la reputazione aziendale e la fiducia dei clienti. Firewall Srl offre servizi completi di consulenza GDPR e può assumere il ruolo di DPO esterno.
